Coronavirus, Boccia sulla fase 2 in in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera: ‘Abbiamo rimesso in sicurezza il Paese’.
Intervenuto in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera, il ministro Francesco Boccia ha fatto il punto sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera: “Abbiamo rimesso il Paese in sicurezza”
Il ministro Boccia ha parlato dell’indice di contagiosità, che all’ultima rilevazione si attesta intorno allo 0,5. Il ministro ha voluto anche parlare della strategia delle riaperture adottata dal governo.
“Abbiamo vinto la prima battaglia col virus e rimesso il paese in sicurezza. L’indice di contagiosità R0 è passato da 3,5-4 a 0,5. Da questo patrimonio ripartiamo […]. Un Paese che si rimette in cammino non poteva che avere Regioni più autonome su cosa riaprire e quando. Ogni regione si assume la responsabilità di riaprire gradualmente, di riaccendere quello che era stato spento. Potrebbero esserci Regioni, ci sono già, che decidono di riaprire qualche giorno dopo alcune attività. Mi pare saggio. Non vince la fretta, ma la valutazione saggia dei numeri”.
L’eventuale chiusura delle Regioni
Lo stesso Boccia ha ribadito come nel caso in cui dovessero registrarsi problemi in una singola Regione, questa sarà tenuta a chiudere per limitare o possibilmente evitare la diffusione del coronavirus nelle altre regioni italiane. Questo per scongiurare il rischio di una nuova chiusura a livello nazionale.
“Col coronavirus bisognerà convivere e se ci dovessero essere problemi in una singola regione, quest’ultima dovrà chiudere perché non possiamo fermare le altre”.
Coronavirus, sindaci e governatori temono la movida
In queste prime ore di vera Fase 2, diversi governatori (Fontana ad esempio) e diversi sindaci hanno espresso preoccupazione per la movida, ripresa in quasi tutte le principali città italiane.
“Sicuramente e’ andata meglio di come immaginassi. Ho visto che c’e’ stato grande rispetto da parte dei cittadini delle regole che abbiamo consigliato e imposto, rispetto a mascherine e distanziamento, quindi direi bene. Purtroppo ci sono ancora piccole sacche, ci sono alcune attività sulle quali non riusciamo ad avere una convinzione sufficiente: troppi apericena, troppi bar sommersi di persone e questo non va assolutamente bene. E’ chiaro che, se la cosa dovesse continuare, saremo costretti a chiudere quelle attività”, ha dichiarato il governo della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.